Digital Learning: i “serious games”

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Cosa sono e perché sono utili ed efficaci.

Le particolari situazioni a cui siamo stati sottoposti nel 2020 hanno sicuramente accelerato molti processi già in corso.

Tra questi, abbiamo assistito al largo uso della formazione a distanza, per gli evidenti vantaggi di poter continuare a fare attività didattica e formativa mantenendo il distanziamento sociale, così come richiesto dalle norme e dal buonsenso comune.

Questa modalità è ormai stata acquisita tra i diversi modi di vivere la formazione e certamente costituirà una delle risorse principali per continuare a praticare percorsi formativi in qualsiasi ambito.

C’è da chiedersi come realmente viene usata questa risorsa.

La formazione a distanza sta realmente costruendo del valore aggiunto?

Queste domande nascono spontanee perché il rischio che si corre, e che respiriamo ormai realmente, è proprio che applicando il solito metodo didattico frontale al mezzo digitale non si vada poi così lontano.

Questo è ciò che ormai già da qualche tempo abbiamo capito dalle numerose esperienze in questo campo.

Occorre quindi spostare la logica del “mezzo alternativo di emergenza” verso quella del “metodo aggiuntivo con le sue proprie potenzialità”.

Le opportunità del digitale

Ecco allora che immediatamente si aprono molti fronti diversi, proprio perché il mezzo digitale ci consente di sviluppare situazioni di apprendimento molto potenti e non semplicemente sostitutive delle “lezioni in persona” tradizionali.

Negli ultimi anni, tra le molte diverse possibilità del digitale, si sono diffusi i cosiddetti “serious games”, letteralmente “giochi seri”.

Cosa sono i serious games?

Sono giochi non finalizzati solamente al puro intrattenimento, ma che perseguono un obiettivo di apprendimento grazie alla loro capacità di simulare diversi aspetti dell’esperienza, diventando uno strumento potente per l’acquisizione e il potenziamento di competenze in molteplici settori.

Non trascurando un importantissimo aspetto, quello “ludico”.

La formazione tradizionale si concentra sul formato docente-aula, che prevede un passaggio della propria conoscenza dal docente agli studenti in aula, attraverso l’utilizzo di materiali quali la lavagna, lo studio sui libri di testo, gli appunti.

In questo modo quindi ci si concentra sul “che cosa”, cioè sul passaggio di nozioni note al docente verso chi le deve imparare, il discente.

Ma è così scontato che chi riceve nozioni riesca realmente ad apprendere?

“La mente non è una nave da caricare ma un fuoco da accendere.”

Plutarco

L’evoluzione tecnologica dei sistemi di apprendimento ci consente invece di aggiungere alla dimensione del “che cosa” anche la dimensione del “come” e lo fa attraverso il potente strumento dell’esperienza.

Apprendere facendo esperienza

I serious games ci portano quindi in un mondo articolato attraverso la coesistenza delle modalità simulativa, ludica e formativa, portandoci in un percorso di apprendimento che rappresenta in concreto ciò che conosciamo a livello teorico.

La simulazione ci consente di riprodurre aspetti presenti nell’esperienza reale e di anticipare gli sviluppi futuri, giocando sempre un ruolo centrale e attivo all’interno dell’esperienza.

“Ciò che si impara in modo piacevole non si dimentica più”

Alfred Mercier

La parte ludica dei serious games è quella su cui si fonda il coinvolgimento e la spinta motivazionale dell’utente.

Riprende tutti gli elementi contenuti nei video games, quali punteggi, competizioni, collaborazioni, livelli che già da soli creano un maggiore interesse.

Inoltre, tutti questi elementi agiscono sulle emozioni positive come la curiosità, la sfida, l’esplorazione, aumentando la propria capacità di memorizzazione e l’efficacia dell’apprendimento.

E la parte formativa?

Certamente la parte formativa vera e propria costituisce il cuore dei serious games.

Questo perché, attraverso questi giochi i contenuti di informazioni e conoscenze possono essere fissati al meglio sia per i motivi appena descritti che per la contestuale possibilità di ripetere più volte il “gioco-esercizio”, aumentando la padronanza delle dinamiche e delle situazioni formative.

Le tre dimensioni descritte devono sempre essere bilanciate tra loro, per poter produrre uno strumento potente ed efficace di apprendimento e miglioramento della persona.

Come utilizzarli in azienda?

In campo aziendale, i serious games possono essere utilizzati in tutte le fasi di un progetto formativo, non soltanto per l’erogazione dei contenuti ma anche per l’assessment e la valutazione del training.

In termini di contenuti, risultano particolarmente adatti per allenare e sviluppare le capacità trasversali, come la leadership, il decision making, la creatività, la comunicazione efficace.

Noi di Menti Pratiche consideriamo molto importante l’integrazione tra diversi strumenti per un fruttuoso percorso formativo.

In questo senso, il digital learning in generale si integra perfettamente con le sessioni d’aula per ottenere il pieno coinvolgimento delle persone e raggiungere obiettivi di miglioramento personale e aziendale a qualsiasi livello.

Per questo i progetti di realizzazione di percorsi di apprendimento digitale stanno prendendo forma nel portale di Menti Pratiche e avranno sempre maggiore spazio nei prossimi mesi.

Seguiteci e scopriremo insieme tante interessanti opportunità di apprendimento!

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