Rischio dimissioni di massa: il terremoto provocato dalla pandemia

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Sappiamo tutti come la pandemia ha sconvolto tutti gli aspetti della società. Ha accelerato i cambiamenti in atto e ha evidenziato ancora di più le differenze economiche e sociali. L’impatto maggiore è stato nel mondo del lavoro dove sono saltati tutti i parametri e rivisti, necessariamente, tutti i paradigmi e teorie del management.

Alcuni fenomeni che accadono negli Stati Uniti tendono ad anticipare quello che accade nel vecchio continente. Cosa sta accadendo? Nel marzo 2021 è stato registrato il numero dimissioni record (il 2,4%) negli ultimi 20 anni di storia americana.

Come si legge negli studi di settore “in generale molti dipendenti rimangono dove sono solo perché i costi di lasciare sono più alti di quelli di restare, ma nell’ultimo anno questa situazione è cambiata. I costi del rimanere sono aumentati a causa del burn out, mentre si sono abbassati i costi del lasciare perché la pandemia ha consentito a molti americani di ridurre le proprie spese, ripagare i debiti e risparmiare denaro. La combinazione di un livello di stress più alto e di una maggiore stabilità finanziaria è la ricetta perfetta per un maggior numero di dimissioni.”

Oggi, una larga parte della forza lavoro ha reagito alla crisi pandemica interrogandosi sul senso della propria vita e sugli obiettivi professionali da raggiungere in armonia con il proprio tempo/spazio.
I lavoratori hanno voglia di cambiamenti e nuovi obiettivi, pertanto le aziende devono iniziare ad interrogarsi e mettere in campo strategie e strumenti rivolti al dialogo e al confronto con i propri dipendenti.

Un recente report di Microsoft afferma che il 40% delle persone sta pensando di dimettersi dal lavoro attuale entro l’anno. Non tutti saranno in grado di farlo, ma, con molta probabilità, solo i più talentuosi ci riusciranno, amplificando così il danno per le aziende.

La pandemia ha accelerato quei processi di digitalizzazione nelle relazioni lavorative che hanno aumentato i ritmi di lavoro (vedi l’aumento del tempo trascorso nei meeting digitali, messaggistica) e il conseguente stress, tutto questo in assenza di un management che si è rivelato impreparato ad affrontare tali situazioni.
Tutto questo cambiamento si affronta con una maggiore consapevolezza dei processi in atto e con la conoscenza delle tecniche e degli strumenti da utilizzare nella gestione della forza lavoro.

Leggendo queste informazioni parrebbe tutto molto spaventoso. In realtà una buona notizia c’è!

Possiamo tutti quanti prendere atto che è necessario conoscerci meglio, capire quali sono le strategie che stiamo mettendo in atto. Lavorare su di noi per aumentare il livello di consapevolezza e trovare, facendosi accompagnare da persone che hanno a cuore il benessere dei lavoratori e lavorano all’interno di organizzazioni etiche, quegli strumenti utili e necessari per ritrovare i nuovi equilibri.

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