Lean management e Six Sigma: combinare le strategie per il successo

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In questo articolo parliamo di…

  • Lean e Six Sigma non sono metodi rivali, ma alleati strategici. Combinarli permette di affrontare simultaneamente due grandi nemici dell’efficienza: gli sprechi e l’inaffidabilità. Il Lean elimina ciò che non aggiunge valore, il Six Sigma stabilizza i processi. Insieme creano un flusso di lavoro snello, preciso e redditizio.
  • Ogni metodo ha strumenti pratici facilmente applicabili. Con la Value Stream Map e il metodo 5S puoi iniziare a tagliare sprechi visibili già da domani. Quando emergono problemi più complessi si utilizza il ciclo DMAIC di Six Sigma, una guida efficace per migliorare qualità e controllo.
  • Il cambiamento parte in piccolo, ma richiede leadership forte. Per avere successo serve il coinvolgimento diretto del management e un’area pilota ben scelta. Le vittorie rapide ottenute con gli strumenti Lean alimentano la fiducia e aprono la strada a interventi più strutturati tipici di Six Sigma.

Unendo la velocità del pensiero snello con la precisione dell’analisi statistica, tante imprese (come la tua) stanno già migliorando i processi lungo tutta la catena del valore: dal magazzino alla consegna finale

Scommetto che ogni giorno lotti con le stesse spine nel fianco: costi che lievitano senza un perché, processi che sembrano progettati da un tuo concorrente per farti perdere tempo, clienti che si lamentano per ritardi o difetti e quella perenne sensazione di poter fare molto di più, ma non sapere da dove iniziare.

Ti suona familiare?

Se la risposta è sì, stai là perché quello che stai per leggere potrebbe essere la svolta che cercavi per la tua azienda.

Parliamo di Lean Management e Six Sigma.

E qui qualcuno starà pensando “Ecco altre due parole inglesi complicate per consulenti che vogliono fare la solita fuffa alle mie spalle“.

Sbagliato.

Pensa a queste due metodologie non come a teorie astratte, ma come soluzioni concrete per i tuoi problemi più fastidiosi. Combinarle significa avere a disposizione sia il martello per abbattere i muri dell’inefficienza, sia il bisturi per eliminare con precisione millimetrica ogni difetto.

L’obiettivo?

Meno sprechi, meno errori, più velocità, più qualità. In pratica: più soldi in cassa e clienti più felici.

Mica male, no?

E allora vediamo insieme come distinguere i due approcci, per poi fonderli in un’unica, potentissima arma.

Leggi anche: Metodo Kaizen e Total Quality Management: principi e applicazioni

Differenze tra Lean e Six Sigma: confronto pratico per sfruttarle al meglio

Per capire la differenza in modo semplice, partiamo dalle origini. Il Lean Management, o “Pensiero snello“, nasce in Giappone, nel mondo Toyota (è il cuore del celebre Sistema di Produzione Toyota).

L’obiettivo di Taiichi Ōno non era creare una teoria complessa, ma risolvere un problema molto pratico: come produrre auto di alta qualità, velocemente e senza sprecare un singolo yen.

La sua ossessione era eliminare i muda, ovvero tutto ciò che non aggiunge valore dal punto di vista del cliente. Pensa alle attese, alle scorte eccessive, ai trasporti inutili, ai difetti: tutte cose che il cliente non è disposto a pagare e che per te sono solo un costo.

Il Lean ti dà gli occhiali per vedere questi sprechi e gli strumenti per eliminarli.

Il Six Sigma, invece, è nato in America, in Motorola, con un’ossessione diversa: la perfezione.

L’obiettivo qui è ridurre la variabilità dei processi fino a renderli quasi perfetti, con un massimo di 3,4 difetti per milione di opportunità.

Hai presente quando un processo a volte funziona benissimo e a volte malissimo, senza un motivo apparente?

Six Sigma usa l’analisi statistica e i dati per capire il perché di questa incostanza e renderlo stabile e prevedibile.

Insomma, il Lean attacca la lentezza, il Six Sigma l’inaffidabilità.

Applicazione del metodo kanban in azienda | MentiPratiche

Il matrimonio perfetto: come l’unione di Lean e Six Sigma trasforma la tua azienda

E allora perché questo “matrimonio” funziona così bene?

Perché diciamolo pure chiaro, viene naturale chiedersi: “Se uno punta alla velocità e l’altro alla perfezione, non rischiano di pestarsi i piedi?“.

È un dubbio legittimo, ma la realtà è l’opposto: si aiutano a vicenda in modo straordinario.

Immagina di dover ristrutturare un reparto della tua azienda. L’approccio Lean è il primo a entrare in azione: fa pulizia, butta via tutto quello che non serve, riorganizza gli spazi per ridurre i movimenti, semplifica i passaggi burocratici.

In poche parole, “sgrossa” il lavoro, rendendo il processo molto più veloce e fluido.

A questo punto, però, potrebbero rimanere dei problemi più subdoli, delle piccole variazioni che ogni tanto causano ancora errori o ritardi.

Qui entra in funzione il Six Sigma.

Su un processo già “pulito” e snello, i suoi strumenti statistici funzionano molto meglio.

È come per un medico: è più facile fare una diagnosi precisa su un paziente in forma che su uno con mille complicazioni. Six Sigma analizza i dati del nuovo processo snello, identifica le cause residue dei difetti e le elimina con precisione chirurgica.

Il risultato finale è un processo che non è solo rapido (grazie a Lean), ma anche incredibilmente stabile e affidabile (grazie a Six Sigma).

Questa sinergia ti permette di ottenere il meglio dei due mondi: velocità e qualità, efficienza e prevedibilità.

Un manager con una stretta collaboratrice mente applicano lean management and six sigma in azienda | MentiPratiche

Strumenti Lean e Six Sigma da usare subito per migliorare i tuoi processi

Ok, bello il concetto, ma in pratica che devo fare?“.

Domanda perfetta.

La cosa bella è che non devi diventare un ingegnere statistico per iniziare. Ci sono strumenti semplici e potentissimi che puoi applicare da domani mattina.

Partiamo dal mondo Lean. Uno strumento fondamentale è la Value Stream Map (VSM): non è altro che un disegno, anche su un foglio di carta, di tutti i passaggi che un tuo prodotto o servizio compie, da quando ricevi l’ordine a quando lo consegni.

Ti sorprenderà scoprire quanto tempo viene sprecato in attività inutili.

Un altro è il metodo delle 5S (Seiri, Seiton, Seiso, Seiketsu, Shitsuke), un sistema in 5 passi per creare un ambiente di lavoro ordinato, pulito e funzionale.

Sembra banale, ma un posto di lavoro organizzato riduce errori, stress e perdite di tempo in modo impressionante.

Passando a Six Sigma, lo strumento principe è il ciclo DMAIC (Define, Measure, Analyze, Improve, Control).

È una vera e propria “ricetta” in 5 fasi per risolvere problemi complessi. Si parte definendo il problema in modo chiaro (Define), si misurano le performance attuali (Measure), si analizzano i dati per trovare la causa radice (Analyze), si implementa una soluzione (Improve) e infine si mettono in atto dei controlli per assicurarsi che il problema non si ripresenti (Control).

Ma come iniziare?

Lo scopriamo nel prossimo paragrafo.

Leggi anche: Corso di Lean management: formazione essenziale per leader innovativi e produttivi

Come iniziare (senza farsi prendere dal panico): i passi per un’implementazione di successo

A questo punto potresti sentirti un po’ sopraffatto. “Bello, ma da dove parto? E come convinco i miei collaboratori, che già sono pieni di lavoro?“.

Non devi rivoluzionare l’azienda in una notte.

Il segreto è partire in piccolo e creare un effetto valanga.

Primo passo, fondamentale: il commitment deve venire dall’alto, cioè da te. Se non ci credi tu, non ci crederà nessuno.

Secondo, scegli un’area pilota: prendi un processo che ti sta dando parecchi grattacapi, uno che sia visibile a tutti e i cui risultati siano facili da misurare. Magari la gestione del magazzino, o il processo per fare un preventivo.

Terzo, parti con gli strumenti Lean. Sono più intuitivi e portano “vittorie rapide” (quick wins). Organizza un evento Kaizen di un paio di giorni con il team coinvolto per mappare il processo e trovare subito 2-3 sprechi da eliminare.

Quando le persone vedranno con i loro occhi che le cose migliorano, che la loro frustrazione quotidiana diminuisce, lo scetticismo iniziale (“abbiamo sempre fatto così“) si trasformerà in positività, se non in entusiasmo.

A quel punto, e solo a quel punto, se ci sono problemi di qualità più complessi, puoi introdurre gli strumenti più strutturati di Six Sigma.

Coinvolgi le persone, celebra i successi, mostra i dati e trasforma il miglioramento da un “progetto” a una parte integrante della cultura aziendale.

Bene, se sei arrivato fino a qui, ma ancora non sai bene da dove iniziare, o hai dubbi e domande, abbiamo una buona notizia.

Non devi farlo per forza da solo.

Noi di MentiPratiche possiamo affiancarti per aiutarti ad implementare questi due approcci nella tua azienda: per fare ordine, eliminare gli sprechi e portare la qualità a un nuovo livello.

Ne parliamo?

Contattaci ora, anche solo per una prima chiacchierata esplorativa: parlaci della tua azienda, dei problemi da risolvere, dei tuoi obiettivi e progettiamo insieme il primo passo verso un cambiamento concreto e di successo!


Lean management e Six Sigma: domande frequenti

Qual è la differenza tra Lean Management e Six Sigma?

Lean Management mira a eliminare gli sprechi e rendere i processi più snelli ed efficienti, agendo soprattutto sulla velocità e sul flusso continuo. Six Sigma, invece, si concentra sulla riduzione della variabilità e sull’eliminazione dei difetti, con un approccio più analitico e basato sui dati. Mentre Lean lavora sul “fare meglio con meno”, Six Sigma si occupa del “fare sempre bene”. Le due metodologie, se combinate, permettono di ottenere sia rapidità che qualità elevata nei processi aziendali.

Perché è vantaggioso combinare Lean e Six Sigma?

Combinare Lean e Six Sigma significa unire la capacità di snellire i processi con quella di renderli più affidabili e privi di difetti. Lean semplifica, accelera e rimuove ciò che è superfluo, mentre Six Sigma analizza i dati per eliminare le cause degli errori. Insieme offrono un approccio completo, che migliora sia l’efficienza operativa che la qualità del prodotto o servizio. È una sinergia che consente di raggiungere risultati duraturi e sostenibili nel tempo.

Come si può iniziare a implementare Lean Six Sigma in azienda?

Il modo migliore per iniziare è scegliere un’area pilota in cui si riscontrano problemi evidenti. Si può partire con strumenti Lean, come la Value Stream Map o il metodo 5S, per ottenere miglioramenti visibili e veloci. Successivamente, si possono introdurre gli strumenti Six Sigma, come il ciclo DMAIC, per affrontare problemi più complessi. È importante coinvolgere i collaboratori e dimostrare i benefici concreti, in modo da trasformare la metodologia in una nuova cultura aziendale.

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